La corsa del Rovato si ferma al cospetto della capolista

RUGBY SAN DONA’ – RUGBY ROVATO 47-10 (28-3)

Nulla ha potuto il Rovato al cospetto della capolista che ancora una volta ha dimostrato di possedere tutte le carte in regola per puntare al salto di categoria.
Quella al “Mario e Romolo Pacifici” di San Donà è stata una trasferta amara per capitan Volpini e compagni, non tanto per la sconfitta quanto per il modo in cui è maturata. Certamente le diverse assenze tra le fila del Rovato, soprattutto nella prima linea, hanno reso più problematico contenere il veemente assalto degli avanti avversari, così come il fondo molto allentato non ha favorito le accelerazioni e i cambi di ritmo a cui i rossoblù ci hanno abituato sul sintetico dello stadio “Pagani”.
Ma non possiamo aggrapparci a delle attenuanti è invece necessario ripartire col piede giusto, con la consapevolezza che per poter ambire a qualcosa d’importante l’attitudine è fondamentale ed è ciò che fa la differenza, come ha dimostrato ieri il San Donà e come ha sottolineato coach Ceretti a fine gara. “I nostri avversari hanno legittimato il primo posto, se vogliamo puntare anche noi a un salto di qualità dobbiamo migliorare sotto l’aspetto mentale”. Ci rincuora il fatto che il Rovato è all’inizio del suo percorso mentre il San Donà sta completando con successo un progetto di crescita quadriennale.
I Veneti hanno giocato con la stessa intensità agonistica per tutta la partita, e anche quando è parso che controllassero l’andamento del match hanno mantenuto un identico atteggiamento aggressivo, dal primo all’ultimo minuto. Nell’uno contro uno hanno dimostrato maggior efficacia, sia nelle collisioni in fase d’attacco sia nei placcaggi con in quali hanno regolarmente portato a terra l’avversario diretto. Per non parlare dei punti d’incontro nei quali hanno quasi sempre rubato il tempo al Rovato, costretto troppo spesso al fallo. Difficile per Volpini e compagni controbattere a una compagine così solida e ben organizzata. Eppure i rossoblù hanno dimostrato, soprattutto nel secondo tempo, di saper giocare un rugby piacevole e strutturato ma sono mancate l’efficacia e la concretezza che a volte solo la cattiveria agonistica è in grado di garantire. Inevitabilmente, il Condor è andato troppo spesso a sbattere sulle maglie biancoazzurre del San Donà ed è riuscito a marcare solo in due circostanze e dopo prolungate fasi d’attacco. Tre punti sono arrivati dal piede di Nicola Furli e hanno ridato un filo di speranza dopo la meta lampo degli avanti Veneti – realizzata da Mattia Mammoletto – nella circostanza apparsi incontenibili. C’è voluta ancora una marcatura pesante, quella del capitano Fabio Miotto – prima che la mischia ordinata bresciana iniziasse a prendere le misure a quella del San Donà. Del trequarti centro Matteo Cassia la terza meta, arrivata dopo l’estenuante lavoro ai fianchi operato dai primi otto uomini e una rapida sventagliata al largo. I rossoblù hanno provato a costruire gioco ma sovente nei breakdown il portatore di palla si è ritrovato isolato e sanzionato dal direttore di gara. I Veneti ne hanno approfittato per conquistare metri al piede e lanciare pericolosamente il gioco da rimessa laterale. Quando il San Donà ha pigiato più forte sull’acceleratore ha messo fieno in cascina, quando ci ha provato il Rovato i ripetuti tentativi di sfondare e il dispendio di energie non hanno sortito il medesimo effetto. Allo scadere del primo tempo, mentre i Veneti conquistavano il punto di bonus con l’estremo Alberto Pasti, il Rovato perdeva per infortunio il pilone Simone Mella che uscirà definitivamente all’inizio della ripresa, affollando ancor più un’infermeria che già ospita altri suoi compagni della prima linea, come Marco Galli, Federico Frassine, Andrea Scarsi e Nicola Piovani. La seconda marcatura personale di Mattia Mammoletto è andata a referto subito dopo l’intervallo, una doccia fredda arrivata non appena il San Donà si è affacciato nei “ventidue” avversari. Sul 33 a 3, il Rovato ha avuto un sussulto d’orgoglio e questa volta è andato a segno. La meta porta la firma di Filippo Zucchi, terminale offensivo della linea veloce dopo un’azione multifase nella quale si sono rivisti un buon ritmo e discrete accelerazioni, mentre Nicola Furli ha aggiunto due punti dalla piazzola. I rossoblù ci hanno riprovato, si sono riproposti da più parti del campo ma i biancoazzurri erano ovunque e sempre in superiorità numerica, decisi a non concedere nulla. Momenti di gloria anche per il tallonatore Mirco Sturz e, a tempo ormai scaduto, per Matteo Cassia anch’egli al secondo centro di giornata. Una regia lucida, ottimo nel gioco al piede e preciso dalla piazzola con sei centri su sette, Tommaso Busato – mediano d’apertura del San Donà – è stato meritatamente eletto Player of the Match.
Fra sette giorni Volpini e compagni torneranno tra le mura amiche del “Pagani” per ospitare il Rugby Trento, una interminabile sfida che si rinnova. Il Rugby Rovato ha più che mai bisogno del sostegno del suo pubblico. MF.

SAN DONA’: Pasti; Steolo (20’ st Bertolini), Cassia, Iovu (17’ st F. Griguol), Barbieri; Busato, A. Griguol (2’ st Falcier); Lunardelli, Miotto, Mio (17’ st Pelizzon); N. Mammoletto, M. Mammoletto (22’ st Viotto); Darpin (22’ st Rosanò), Sturz, Crosato (17’ st Sartori). All. Pivetta.

ROVATO: N. Furli; Franceschelli, Brunelli, Gandaglia, Zucchi (18’ st Ottaviani); Cannizzaro (11’ st Caravano), Tomasoni; Pozzaglio (18’ st Turi), Volpini (20’ st Lazzari), Conforti, Tebaldini (18’ st Belloni), M. Furli; Mella (1’ st Rigoni), Stella, Xhafa (20’ st Valtorta). All. Ceretti

Arbitro: Walorek Wojciech di Udine

Marcatori: 3’ m M. Mammoletto tr Busato 7-0, 8’ cp Furli 7-3, 13’ m Miotto tr Busato 14-3, 17’ m Cassia tr Busato 21-3, 40’ m Pasti tr Busato 28-3; s.t. 3’ M. Mammoletto 33-3, 6’ m Zucchi tr Furli 33-10, 26’ m Sturz tr Busato 40-10, 40’ m Cassia tr Busato 47-10

Note: al 20’ cartellino giallo a Miotto (San Donà). MOTM: Busato (San Donà).

Photocredit: S.Delfrate.