Confrontarsi con le migliori squadre della categoria a livello nazionale è un’importante esperienza formativa. Emozionante e impagabile se la meta della trasferta è il Superchallenge Under 14 di Roma, che ti porta sui campi da gioco per due giorni consecutivi, che ti avvicina ancor più ai compagni e agli amici, che ti consente di socializzare con tanti tuoi coetanei, magari supporters della squadra avversaria quando, finalmente, puoi assaporare la bellezza, l’atmosfera intensa e straordinaria che solo l’Olimpico e il Sei Nazioni ti possono regalare.
E allora il risultato sportivo che hai meritato sul campo passa in second’ordine. Godiamocela fino in fondo questa trasferta! Peccato, forse si poteva fare qualcosina in più, ma non molto. Hai dato tutto quel che potevi. E poi siamo qui per crescere.
“E’ stata una bella esperienza – conferma il Dome, il responsabile tecnico Domenico Zanni – e poi la maggior parte dei ragazzi non avevano mai vissuto il clima del Sei Nazioni, emozioni a non finire”.
La classifica finale ha collocato il Rugby Rovato al sesto posto del “memorial Dado Medosi”, uno dei due distinti tornei in programma nella terza tappa del Superchallenge U14.
La fase di qualificazione si è svolta sabato pomeriggio a Tor di Quinto dove ha sede il Centro Sportivo del Cus Roma mentre domenica mattina si sono disputale le sei partite che hanno determinato i piazzamenti dal 1° al 12° posto.
Come previsto dal regolamento del Superchallenge si è giocato sull’intero terreno di gioco, con quindici giocatori per squadra e sette a disposizione. Partite da venti minuti ciascuna.
Nella gara d’esordio il Rovato ha superato la Primavera Rugby (26-5) e ha poi affrontato il VII Torino.
Ottimo l’avvio con i Piemontesi. Due mete, dieci punti e l’illusione di aver chiuso il match. Poi l’inattesa rimonta degli avversari e quell’ultima meta subita allo scadere che ha precluso alla squadra la possibilità di accedere alle semifinali.
“Peccato – commenta il Dome – ma è l’unico rammarico che rimane per una prova complessivamente buona. Abbiamo dovuto rinunciare a portare con noi alcuni ragazzi, per infortunio o malanni di stagione, ma non credo che avremmo potuto puntare alla finale. Il Cus Verona, che ha vinto il torneo, e l’Experience School L’Aquila, seconda classificata, oltre ad essere due compagini ben organizzate hanno una fisicità ben superiore alla nostra”.
Con la vittoria sul Firenze 1931 (12-7), la squadra ha acquisito il diritto a disputare la finale per il quinto posto dove ha incontrato la Polisportiva L’Aquila.
Per molti dei ragazzi in campo non s’è trattato di un confronto inedito. Già si erano conosciuti e avevano avuto modo di familiarizzare la scorsa stagione, durante la trasferta del Rovato nel capoluogo abruzzese.
Perso (26-10). Forse, come ha spiegato Domenico Zanni, i ragazzi hanno anche pagato la stanchezza per il viaggio e una notte quasi insonne.
E anche qualche acciacco, ma tant’è, siamo alla fine, giusto il tempo per le premiazioni e poi tutti via di corsa, verso lo stadio Olimpico.
Ah, dimenticavamo. Per la cronaca, la Lazio ha vinto il derby in casa della Capitolina e si è aggiudicata l’altro torneo, il “memorial Ugo Baracchi”.
F.M.