RUGBY BELLUNO – RUGBY ROVATO 24-30 (12-24)

Negli annali, sarà una stagione da ricordare. A Belluno il Rovato ha chiuso il campionato nel migliore dei modi conquistando la sedicesima vittoria; sul suo cammino la neopromossa ha conosciuto solo cinque sconfitte e un pareggio nel derby di ritorno con il Brixia. Il quarto posto finale certifica la bontà di un progetto che ha puntato sulle potenzialità e il talento di molti giovani, l’esperienza di giocatori con tanta voglia di mettersi ancora in gioco e uno staff competente e autorevole, e ne ha fatto un gruppo affiatato e coeso, dentro e fuori dal campo.
Belluno e Rovato hanno giocato a viso aperto, nessuna delle due ha lasciato nulla di intentato per conquistare il successo. Questa la premessa per sgomberare il campo dai dubbi su una partita agonisticamente combattuta fino all’ultimo e con momenti di buon rugby.
In quanto al gioco espresso dalla squadra, l’ultimo match del campionato è stato il compendio di un’intera stagione, ora veloce e avanzante nel dispiegarsi al largo o nelle repentine verticalizzazioni, ora penalizzato da qualche scelta nella gestione che necessita di maggior esperienza, ora sofferente ma stoicamente determinato nel difendere metro su metro quando la fisicità dell’avversario si fa preponderante, ma sempre e comunque vivo fino all’ultimo e capace di qualsiasi risultato. D’altra parte tutte le avversarie, fatta eccezione per il San Donà, hanno capitolato almeno una volta contro il Rovato soffrendo il finale spumeggiante, la corsa e il fiato dei rossoblù.
La vittoria col Belluno è stata costruita nella prima mezzora, forse uno degli approcci al match migliori di tutta la stagione: ventiquattro punti in ventun minuti di gioco, con i padroni di casa sorpresi dalla partenza a mille del Condor e incapaci di controbattere. Mattatori Nicola Furli e Tommaso Tomasoni, due mete a testa, ma tutta la squadra li ha supportati a dovere e non ha sbagliato nulla.
“Siamo partiti in modo straordinario – ha spiegato coach Ceretti – alternando le verticalizzazioni al gioco al largo e ottenendo un avanzamento netto e costante”. Dopo solo quatto minuti, Nicola Furli – schierato a primo centro – s’è bevuto gli avversari partendo da metà campo. Altrettanto Tommaso Tomasoni, in fuga per cinquanta metri dal lato chiuso della mischia. Furli si ripeterà pochi minuti dopo arrivando in meta dopo aver battuto la linea arretrata del Belluno mentre Tomasoni riuscirà ad eludere almeno tre placcaggi prima di infilarsi nello stretto pertugio che lo porterà a schiacciare oltre la linea bianca. Due su quattro per Guidi – che vincerà la classifica dei marcatori – e il Rovato s’è trovato con un tesoretto di ventiquattro punti da poter amministrare.
Partita per nulla decisa, perché i primi errori della squadra nel gestire alcune delicate situazioni di gioco hanno coinciso con la determinazione degli avversari presenti con sempre maggior continuità ed aggressività nella metà campo bresciana. Ad accorciare le distanze ci ha pensato il tallonatore Damiano Sacchet, sospinto in meta dal possente drive dei compagni di reparto dopo la conquista di una touche. Dafydd Rees – che si giocava con Guidi il primato tra i migliori marcatori – ha aggiunto altri due punti. Allo scadere del primo tempo il Belluno ha addirittura dimezzato lo svantaggio concludendo con Gilberto Mognol un lungo pick and go, peccato che l’ultimo e decisivo possesso dei gialloblù sia stato regalato dal Rovato con un calcio di liberazione scriteriato.
Nella ripresa, costretti più a difendere che a costruire e con pochi palloni a disposizione i rossoblù hanno fatto di necessità virtù affidando al piede di Guidi le poche occasioni avute, due calci piazzati che sono comunque bastati per condurre in porto il match. La partita aveva infatti cambiato volto, sia per la grande aggressività e superiorità del Belluno nelle collisioni, sia per il metro di giudizio del direttore di gara che avevano costretto il Rovato a basse percentuali di possesso.Con la meta del pilone Francesco Barnabò – ancora un pick and go prolungato – e i due punti di Rees, la squadra di casa si era portata pericolosamente a sole cinque lunghezze di distacco. E’ allora che i rossoblù avevano fatto appello a tutte le loro risorse e i cambi avevano cominciato a ingranare apportando nuova energia. Progressivamente il Rovato aveva alleggerito la pressione e il piede di Guidi aveva riportato i suoi a più undici. A nulla è valsa la quarta meta segnata allo scadere dal gialloblù Mattia Bernardi se non ad assicurare al Belluno un doppio e più che meritato punto di bonus.
Disputando un ottimo primo tempo, Simone Marini – per raggiunti limiti di età –  ha dato l’addio al rugby giocato mentre Houssem “Uxa” Ben Jemia ha dichiarato di volersi dedicare con scrupolo alla squadra e al club nelle sole vesti di preparatore atletico. Grazie di cuore per quanto hanno dato e sapranno ancora dare al Rugby Rovato. 
Al termine del match sono arrivati puntuali i complimenti di Pierangelo Ceretti: “Voglio congratularmi con tutti i ragazzi per l’ottima stagione disputata nonostante la giovane età media della squadra. Sedici partite vinte su ventidue senza mai mollare, un gruppo fantastico che non potrà che migliorare”. F. M.

BELLUNO: Mattia; Da Rold (37’ st De Lorenzi), Lunardon, Capraro (30’ st Gio. Mognol), Tormen; Rees, Tiazzoldi; Bortoluzzi (32’ st Petris), Munaro (12’ st Fantuz), Gil. Mognol (30’ st Viel); Bianchet, Bernardi; Barnabò (11’ st Casol); Sacchet, Pedol (2’ st Reveane). All. Dal Pont.

ROVATO: Guidi; Franceschelli, Brunelli (20’ st Bariselli), N. Furli, Ben Jemia (11’st Zucchi); Caravano, Tomasoni; Valloncini, Marini (1’ st Valtorta), Volpini (8’ st Pozzaglio); Tebaldini (8’ st Longhi), Galli; Mella (20’ st Rota), Frassine, Xhafa (8’ st M. Furli). All. Ceretti

Arbitro: Mastandrea di Padova

Marcatori: p.t. 4’ m N. Furli 0-5, 13’ m Tomasoni tr Guidi 0-12, 17’ m N. Furli 0-17, 21’ m Tomasoni tr Guidi 0-24, 26’ m Sacchet tr Rees 7-24, 40’ m Gil. Mognol 12-24; s.t. 15’ m Barnabò tr Rees 19-24, 17’ cp Guidi 19-27, 33’ cp Guidi 19-30, 39’ m Bernardi 24-30.