Mi è stato riferito che nei giorni scorsi sulla pagina ufficiale del Club sono pervenute alcune considerazioni a firma del Dr G. CURONE sulle scelte sanitarie fatte dal Rugby Rovato. Per completezza riporto virgolettato e nella sua interezza quanto scritto: “SVEGLIAMOCI!!! IL PAESE AVANZA E A ROVATO LE MISURE sanitarie – che direi “ginecologiche” – restano indietro in spregio anche alle indicazioni FIR! LIBERA REPUBBLICA DI ROVATO????”.
Essendo io da anni l’unico ginecologo che è impegnato nel seguire alcuni degli aspetti sanitari del nostro amato Rugby Rovato, credo che il contenuto del messaggio fosse rivolto al sottoscritto.
Permettetemi quindi alcune semplici considerazioni.
Sono ormai molti mesi che combattiamo tutti (o forse quasi tutti!) contro l’infezione da Covid-19, nemico infido e spesso non controllabile e che ci ha costretto a modificare in modo drastico e drammatico la nostra quotidianità. Più volte ci ha illuso di essere sul punto di essere sconfitto ma sempre ci ha ricacciato sulle strade del dolore e della tristezza con perdite di vite umane, spesso nella solitudine di un angoscioso distacco dai propri cari. Mi stupisce quindi doppiamente che le considerazioni e le critiche fatte vengano proprio da un medico che dovrebbe conoscere la situazione sanitaria meglio di molti altri.
Anche se è vero che i numeri della pandemia sono in miglioramento, l’attuale e in parte comprensibile, ma non completamente giustificabile, “liberi tutti” al quale stiamo assistendo, potrebbe portare nei prossimi giorni ad un immancabile incremento dei contagi tra gli adolescenti e tra i giovani adulti che in massima parte saranno fortunatamente asintomatici. Potranno però, se non tempestivamente rintracciati, essere involontaria causa di una ripresa della propagazione dell’infezione. Fortunatamente le vaccinazioni preserveranno le fasce più a rischio con un numero limitato di malati e con minore impatto sui ricoveri ospedalieri e sul numero di potenziali morti. Tutto questo non deve quindi permetterci di abbassare la guardia.
In questi anni al Rugby Rovato ho sempre cercato di salvaguardare la salute di tutti i nostri ragazzi per permettere loro di crescere e giocare in piena sicurezza, garantendo tranquillità anche alle loro famiglie. Anche in questi lunghi mesi di pandemia Il Rugby Rovato si è distinto per l’impegno profuso da parte di tutti a garanzia della salute, diventando punto di riferimento per molte altre società.
Difendo quindi la scelta, condivisa con la dirigenza e con i tecnici, di sottoporre settimanalmente i nostri atleti ad un tampone orofaringeo per poter identificare tempestivamente ogni possibile fonte di contagio e diffusione del virus Covid-19, salvaguardando gli altri atleti ed i loro famigliari. Tale atteggiamento di sorveglianza proseguirà per tutto il mese di maggio e forse per le prime 2 settimane di giugno, comunque fino a quando non ci saranno sicure evidenze di un consolidato controllo della pandemia.
Federico Quaglia