UNDER 18 ELITE:
NORDIVAL ROVATO – UNIONE MONFERRATO 22-26 (pt 15-0; mete 3-4)
Al “Pagani” come ad Asti. Anche la gara di ritorno si è conclusa con lo stesso risultato dell’andata, Monferrato bestia nera del Nordival Rovato? Sembrerebbe di sì, considerato che i ragazzi di Arbosti e Lancini in entrambi i casi sono stati beffati nel finale. In Piemonte fu il palo a negare il successo alla compagine bresciana, domenica scorsa una meta subita a tempo scaduto.
Ma, rimpianti a parte, non è proprio il caso di fare appello alla sorte avversa e a tal proposito l’analisi di coach Arbosti è lucida e non fa una grinza. “E’ un campionato molto più equilibrato di quanto avessimo previsto all’inizio della stagione, basti pensare alle quattro gare perse per meno di quattro punti, ci vuole poco e anche un semplice episodio può far pendere l’ago della bilancia dall’una o dall’altra parte. Ovvio che più punti metti in cascina e meno rischi di farti superare sul filo di lana. Credo che invece in più occasioni ci sia mancata quella freddezza mentale, quella lucida concretezza che ti consentono di muovere il punteggio ogni volta che sei a un passo dal raccogliere i frutti del tuo gioco.” Il braccino del tennista? Probabile, ma non solo. “Non possiamo creare una gran mole di gioco e concludere con un nulla di fatto, proprio quando l’avversario è ormai alle corde, perché commettiamo un fallo in attacco”, sottolinea il responsabile tecnico del Nordival Rovato. “Più in generale è un atteggiamento che si ripete anche nei nostri ventidue, non è la determinazione agonistica e l’organizzazione difensiva che fanno difetto alla squadra ma a volte ci vorrebbe maggior tranquillità”.
E pensare che l’approccio al match del Nordival Rovato è stato a dir poco rassicurante, Due mete e un piazzato nel primo quarto d’ora (15-0), con il Monferrato a cercare di raccogliere le idee per prendere le misure all’avversario. Rugby a tutto campo, tanto movimento e molte altre opportunità per realizzare. Purtroppo nel prosieguo del tempo la squadra non è più stata concreta come all’inizio, anche perché la franchigia piemontese è una compagine solida, quadrata, e ovviamente la reazione non si è fatta attendere a lungo. Forse il gioco del Nordival Rovato è più godibile rispetto al rugby più fisico e chiuso del Monferrato, ma nella ripresa la squadra ospite ha mostrato tutta la sua cinica concretezza sfruttando al meglio le occasioni che le si sono presentate. Con tre mete ha ribaltato il punteggio (19-15) approfittando, in almeno due occasioni, del possesso riconquistato nei ventidue bresciani, due mischie chiuse da cui lanciare il gioco per altrettante realizzazioni. Ma è stato il Nordival Rovato a riproporsi in avanti nel tentativo di assestare quello che avrebbe potuto essere il colpo del ko, il controsorpasso per fare il paio con la sconfitta di misura patita all’andata. La meta di forza realizzata allo scadere da Michele Loda e trasformata da Simone Franceschelli avrebbe dovuto suggellare una vittoria probabilmente anche meritata. Si è andati oltre per giocare gli ultimi secondi del match, e sul calcio di ripartenza l’ovale doveva pesare più di un macigno. Fatto sta che il Monferrato è ritornato in possesso della palla riversandosi come un fiume in piena nell’area di meta bresciana.
NORDIVAL ROVATO:
Bertossi; Tartari, Orizio, Guerini, Pagani; Franceschelli, Zanotti; Franzoni, Pozzaglio, Rossi; Cologni, Tiraboschi; Loda, Sabatiello, Livella. A disp: Gueye, Signorelli, Franchi, Locati, Uddin, Bui, Scipioni.
All; Arbosti, Lancini
MARCATORI:
Pt. 2’ m Tartari, 10’ m Pagani tr Franceschelli, 16’ cp Franceschelli, St. 8’ m Monferrato, 17’ mtr Monferrato,27’ mtr Monferrato, 34’ m Loda tr Franceschelli, 35’ mtr Monferrato.
F.Marzetta
Ph L.Valtorta